I Celti o Galli, nome con cui i Romani indicano gli abitanti del Nord Europa, si espansero verso le coste atlantiche e lungo il corso del Reno tra i secoli VIII e V a.C.; più tardi, a partire dal 400 a.C. circa, penetrarono nell'odierna Italia settentrionale. Le popolazioni celtiche, erano frazionate in numerose tribù: i Belgi, gli Elvezi, gli Aquitani, i Galli cisalpini… Fieri, coraggiosi e fortemente legati ai culti pagani e magici, alla Natura e alla Terra, i Celti furono strenui difensori delle loro tradizioni e fronteggiarono in epiche battaglie l’incalzare dell’espansione del potente esercito Romano. Vestiti di pellicce, abiti lineari, spessi mantelli ornati da fibule, tessuti grezzi e linee essenziali, la moda celtica contrasta con i drappeggi classici, i raffinati ed opulenti gioielli, la raffinatezza della Cultura Romana. Nell'abbigliamento dell'antica Roma venivano distinti due generi di indumenti: gli indumenta, che si portavano di giorno e di notte, e gli amictus, che venivano indossati solo di giorno. Tra gli indumenta maschili troviamo il subligaculum o licium, un perizoma in lino annodato alla vita. Sopra s'indossava semplicemente la toga, oppure la tunica, formata da due pezzi di stoffa cuciti insieme, indossata in modo che, legata alla vita, la parte posteriore risultasse più lunga sino all'altezza delle ginocchia, quella davanti più corta. Le tuniche delle donne erano più lunghe e potevano arrivare sino ai talloni.